Cos'hanno in comune una buona birra e i bruciatori Weishaupt? Scopriamolo subito!
I processi termici svolgono un ruolo fondamentale nella maltazione e nella produzione della birra. Senza calore, non esisterebbe la birra. La produzione di malto inizia con l’essiccazione del cereale da birra, il cui contenuto di umidità non deve superare il 15% per una conservazione prolungata. Durante il processo di essiccazione, chiamato Darren, il malto verde viene portato da un’umidità del 40-45% al 4-5%, migliorandone la capacità di conservazione e trasporto, oltre a intensificarne colore e aroma.
Successivamente, il malto macinato viene mescolato con acqua e riscaldato durante il processo di ammostatura. La temperatura viene aumentata gradualmente, ma non deve superare i 78 °C per evitare la denaturazione degli enzimi fondamentali per il prodotto finale. Questo processo, che dura da due a quattro ore, è cruciale per determinare la tipologia di birra. Infine, nella caldaia del mosto alimentata a vapore, si cuoce la miscela, aggiungendo il luppolo e riducendo il contenuto d’acqua per raggiungere la concentrazione zuccherina desiderata.
Il ruolo dei bruciatori nel processo di birrificazione
Il calore necessario per la maltazione e la produzione della birra viene generato principalmente da bruciatori alimentati da combustibili liquidi o gassosi. Oltre ai combustibili fossili tradizionali, oggi sono disponibili anche alternative sostenibili, in particolare per il settore in questione, il biogas, oltre che biocombustibili liquidi CO2-neutral.
Weishaupt, azienda leader nel settore della tecnologia di riscaldamento con sede a Schwendi, è un punto di riferimento per la fornitura di calore industriale. I suoi bruciatori alimentano in modo efficiente e affidabile impianti di essiccazione per cereali, luppolo e malto, oltre a caldaie di mosto, generatori di vapore utilizzato per lavaggi linee e imbottigliamento. Ottimizzando energeticamente questi sistemi di riscaldamento, è possibile ridurre significativamente i consumi energetici, abbattere i costi e migliorare la sicurezza operativa.
Questi investimenti si ripagano generalmente in un periodo compreso tra uno e quattro anni.
Nuovi limiti di emissione dal 1° gennaio 2025
Dal 1° gennaio 2025 entreranno in vigore nuovi limiti più severi per le emissioni delle medie combustioni.
Gli operatori devono verificare subito se i loro impianti rispettano i nuovi limiti di emissione di ossidi di azoto (NOx). In caso contrario, sarà necessario intervenire con l’aggiornamento dei bruciatori.
Gli ossidi di azoto, sottoprodotti indesiderati della combustione, sono dannosi per l’apparato respiratorio e contribuiscono al fenomeno della pioggia acida. La riduzione di queste emissioni richiede tecnologie avanzate, che Weishaupt è in grado di offrire grazie alla sua esperienza e innovazione.
Caso studio: il Birrificio Bitburger
Il birrificio Bitburger ha modernizzato i suoi sistemi di produzione nel 2017, installando due bruciatori Weishaupt Monoblock WKmono 80 multiflam®, capaci di generare una potenza di 10,9 MW ciascuno. Questi bruciatori utilizzano sia biogas prodotto internamente che gas naturale, garantendo emissioni di NOx significativamente inferiori ai limiti richiesti. Christian Prechtl, responsabile della pianificazione degli impianti della Bitburger Braugruppe, sottolinea come la scelta di Weishaupt sia stata motivata dall’elevata efficienza, dai bassi livelli di emissioni e dalla qualità del servizio.
Investire in moderni bruciatori: vantaggio economico e ambientale
La sostituzione dei vecchi bruciatori con modelli moderni rappresenta un investimento vantaggioso non solo per rispettare le normative, ma anche per ridurre i costi operativi. I nuovi bruciatori, infatti, consumano meno combustibile e richiedono meno energia elettrica, con risparmi annuali significativi, spesso nell’ordine di decine di migliaia di euro. Ciò si traduce in tempi di ammortamento inferiori a tre anni.