Per riscaldare capannoni, serre, fabbriche e stabilimenti è necessaria una grande produzione di energia; di conseguenza servono impianti di generazione efficienti, in grado di sopperire alle richieste in maniera continua. Se nella tua azienda sono presenti generatori di calore obsoleti e datati, c'è il rischio che risultino poco performanti. Ciò si traduce in un elevato consumo di combustibile, e di conseguenza in alti costi per l'acquisto della materia prima, oltre che in elevati livelli di emissioni inquinanti. Si rivela quindi fondamentale partire dalla base e ottimizzare il processo di combustione, per evitare sprechi di combustibile ed energia e, al contempo, ridurre i costi.
INDICE DEI CONTENUTI:
- Generatori di calore per il riscaldamento industriale: come sono fatti
- Quanto incidono i costi per il riscaldamento in un'industria?
- Caratteristiche di un bruciatore efficiente
- Ottimizzazione della combustione per ridurre i costi industriali
- Il bruciatore deve essere efficiente anche nelle emissioni
Generatori di calore per il riscaldamento industriale: come sono fatti
I generatori industriali possono produrre calore, sotto forma di vapore o acqua calda, per il riscaldamento o per le fasi di processo. Il calore è generato in un bruciatore in cui combustibile ed aria si mescolano e, in seguito all'accensione, attivano la combustione e la conseguente produzione di energia termica che cedono a uno scambiatore o generatore (caldaia).
Tuttavia spesso nelle industrie sono presenti bruciatori e generatori di calore obsoleti, caldaie inefficienti e componenti poco performanti, che rischiano di avere un impatto molto forte sui costi complessivi. Le motivazioni possono essere molteplici, poca attenzione e cura della centrale termica, scarsa manutenzione, accessibilità che possono rendere molto onerosa la sostituzione della caldaie e/o suoi componenti, assenza di un energy manager, ecc.
Quanto incidono i costi per il riscaldamento in un'industria?
Il riscaldamento degli ambienti è, a livello civile così come a livello industriale, una delle voci di spesa più alte del bilancio finale.
Nelle industrie l’esigenza primaria è creare un ambiente di lavoro confortevole per operai e dipendenti, che però occupano uno spazio ridotto, rispetto all’ambiente nel suo complesso. Ciò significa che la maggior parte del calore viene disperso e rischia di non essere sfruttato.
Riscaldare capannoni, magazzini e stabilimenti rappresenta quindi un grosso impegno, in termini di consumi e costi.
E le continue oscillazioni degli ultimi mesi, per quanto riguarda i prezzi dell’elettricità e dei combustibili, hanno davvero messo in ginocchio molte realtà industriali.
Ecco perché si rivela sempre più impellente la necessità di ridurre i consumi energetici e, di conseguenza, le bollette, partendo da uno dei costi aziendali maggiori: il riscaldamento degli ambienti.
Per farlo è fondamentale partire dal cuore dell'impianto, cioè dal bruciatore.
Caratteristiche di un bruciatore efficiente
Il generatore per il riscaldamento degli ambienti, così come quello per le attività industriali di processo, deve essere dotato di un bruciatore in grado di assicurare un funzionamento sicuro, economico (dal punto di vista dei consumi energetici) e affidabile nel tempo. E per farlo deve avere determinate caratteristiche:
- Potenzialità e allestimenti devono essere tarati sulle reali esigenze del committente, per assicurare il massimo rendimento anche in condizioni di stress produttivo.
- Devono essere presenti soluzioni come la doppia sorveglianza di fiamma o la segnalazione luminosa per diagnosi in caso di blocchi, che garantiscono un'elevata sicurezza di funzionamento.
- Tutti i componenti, dalla camera di miscelazione ai sensori di controllo, regolazione e sicurezza devono essere tecnologicamente innovativi e di alta raffinatezza meccanica per assicurare prestazioni ottimali nel tempo.
- Va prestata massima attenzione alla rumorosità. Il bruciatore, infatti, rappresenta la principale fonte di rumorosità negli stabilimenti industriali, ecco perché è importante valutare tutti gli accorgimenti possibili per ridurre il rischio rumore.
- È importante sia presente anche un manager bruciatore digitale per il controllo della combustione, per garantire una regolazione precisa e un monitoraggio costante, anche a distanza, delle prestazioni dell'impianto. I bruciatori di ultima generazione sono dotati di un sistema di management digitalizzato in grado di integrarsi perfettamente con le reti di Building Automation.
- Tutti i componenti del bruciatore devono essere ben visibili e accessibili, per garantire facilità di installazione e una manutenzione completa e sicura.
- Possibilità di monitorare da remoto il funzionamento e performance magari con un sistema che registri nel tempo tutti i parametri.
Ottimizzazione della combustione per ridurre i costi industriali
A queste caratteristiche si aggiungono altre funzionalità (come l'inverter sul motore e i dispositivi per il controllo O2/CO), che permettono di ridurre i costi di produzione dell'energia con risparmi che possono arrivare fino al 10%.
Vediamone alcune nel dettaglio:
- Regolazione dei giri: permette di adattare il numero di giri del ventilatore alle effettive esigenze, ottenendo - soprattutto in condizioni di carico parziale - notevoli riduzioni sui costi energetici.
- Regolazione O2 (anche in combinazione con la regolazione CO): grazie a una continua sorveglianza dei fumi, assicura il miglior grado di rendimento possibile e quindi un ridotto consumo di combustibile e una maggiore sicurezza.
- Ricircolo dei fumi: reso possibile grazie a uno speciale sistema processo di miscelazione aria, gas e fumi che consente anche di raffreddare la fiamma e ridurre la formazione di ossidi di azoto.
Qual è la soluzione migliore per la tua industria? Quella che riesce a garantirti un impianto di riscaldamento industriale di qualità in termini di rendimento, durata, consumi e impatto ambientale.
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Il bruciatore deve essere efficiente anche nelle emissioni
La produzione di calore per il riscaldamento industriale è anche una delle attività maggiormente responsabili di emissioni in atmosfera. Il rilascio di fumi inquinanti dopo la combustione deve infatti essere controllato e limitato, per rispettare quelli che sono gli standard previsti dalle varie normative, una su tutte la Direttiva 2010/75/UE (IED) sulle emissioni industriali che stabilisce i valori limite di alcuni tra i principali inquinanti generati dai processi di combustione (biossido di zolfo, biossido di azoto, PM10 e monossido di carbonio).
Lo sapevi che ogni azienda è tenuta a richiedere una preventiva autorizzazione per le emissioni?
Si rivela quindi sempre più necessario optare per tecnologie (bruciatori) ultima generazione, capaci di soddisfare anche i requisiti più restrittivi a livello mondiale, per quanto riguarda le emissioni di NOx e CO.
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