Come funziona un bruciatore industriale di grande potenza

Per il calore di processo e il riscaldamento serve un bruciatore industriale di grandi dimensioni, capace di soddisfare standard emissivi sempre più stringenti e che sia ugualmente efficiente. I bruciatori industriali di grande potenza vengono impiegati in tutti quei settori in cui è richiesta una elevata potenza calorica, cioè fonderie, industrie dolciarie e alimentari per la cottura e la torrefazione, impianti centralizzati di teleriscaldamento, aziende che si occupano di lavorazioni termiche (trattamenti galvanici, zincatura, brunitura e decapaggio), lavorazioni ceramiche ed essiccamento delle fibre tessili. Vediamo com'è composto un bruciatore industriale e qual è il suo funzionamento.

Bruciatori industriali 

Quando si parla di bruciatore industriale è bene specificare qual è il combustibile che viene utilizzato per alimentarlo. Esistono infatti bruciatori industriali a gas, a olio e misti: cosa li differenzia? Il campo applicativo e le potenzialità che possono raggiungere. Ci sono bruciatori a gas che possono arrivare fino a 32.000 kW, per soddisfare le esigenze di industrie che necessitano di un'elevata potenza termica.

Oltre al gas, possono essere utilizzati anche i seguenti combustibili:

• Gasolio EL (< 6 mm2/s a 20 °C) secondo DIN 51 603-1
• Olio S (< 60 mm2/s a 100 °C) (< 700 mm2/s a 50 °C) secondo DIN 51 603-3/-5
• Metano E/LL
• Gas liquido B/P

Bruciatore industriale: com'è fatto

Il bruciatore industriale di grande potenza è generalmente costruito a blocchi, per potersi adattare in maniera ottimale alle esigenze di ogni singolo impianto.

Ciò significa che il ventilatore, il quadro di comando, il gruppo spinta, il gruppo di preriscaldamento e gli accessori a corredo vengono allacciati separatamente al bruciatore, offrendo così grande flessibilità e un ampio spettro di utilizzi. Ciò si rivela particolarmente utile in tutte quelle condizioni difficili o gravose permettendo così di ottimizzare la scelta dei componenti di fornitura.

Per fare un esempio, mantenendo separato il ventilatore dell'aria comburente è possibile evitare sovradimensionamenti e ridurre i costi di consumo.

Inoltre, anche per il bruciatore che sfrutta il principio a blocchi, è possibile ottimizzare le camere di miscelazione andando così a ridurre la formazione di ossidi di azoto oppure intervenire regolando la geometria di fiamma (lunghezza e diametro, in base al focolare) . In questo modo, i valori di NOₓ raggiungibili da un bruciatore di grande potenza permettono il pieno rispetto delle richieste emissive più stringenti. 

Come funziona un bruciatore industriale di grande potenza

Le grandi industrie del settore metallurgico, tessile e alimentare necessitano di una grande potenza calorica, che deve poter essere garantita con continuità e in maniera affidabile e sicura.

Ecco perché è importante valutare, in fase di scelta del bruciatore, alcune caratteristiche del package:

• Recupero di calore sfruttando l’aria comburente preriscaldata. La restituzione avviene tramite uno scambiatore di calore a flusso incrociato posto tra il canale dell'aria e il sistema di scarico fumi, che preleva calore dai fumi caldi e lo rilascia all'aria comburente. In questo modo è possibile ottenere un aumento del rendimento tecnico di combustione fino al 10%.
• Corpo bruciatore coibentato per ridurre la rumorosità e abbassare la temperatura sul corpo in esercizio.
• Regolazione modulante, attraverso manager bruciatore digitale che permette un utilizzo più semplice, sicuro ed efficiente.
• Potenzialità di avvio ridotta, mediante taratura del carico di accensione. In questo modo solo una minima quantità di combustibile raggiunge la camera di combustione e, dopo la fase di accensione, il bruciatore lavora a carico minimo.
• Protezione IP54 per poter posizionare il bruciatore in qualsiasi ambiente, con temperature da -15°C a +40°C e con umidità relativa dell'aria di max 80%.
• Conformità alle direttive nazionali, europee e internazionali per quanto riguarda la costruzione e le emissioni. I bruciatori vengono contrassegnati con il marchio CE e CE-PIN e sono registrati volontariamente DIN.

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