I bruciatori a elevata potenza termica sono utilizzati in ambito industriale in tutti quei settori in cui è richiesta una grande potenza calorica per le attività di processo. Per poter assicurare un alto rendimento e, al tempo stesso, un risparmio sui consumi e un abbattimento delle emissioni, il bruciatore a gas deve rispondere a particolari caratteristiche strutturali: vediamo quali sono.
Bruciatori industriali a gas
Sul mercato è possibile trovare bruciatori a gas di varia potenza calorica, che funzionano a metano, a GPL, biogas e altre miscele combustibili. I modelli di grande potenza possono arrivare fino a parecchi MW e assicurare in questo modo potenzialità totali elevate, nell'ordine di qualche milione di kCal/ora o di decine di tonnellate/ora, nel caso dei generatori di vapore.
Gli ambiti in cui questi modelli trovano applicazione sono i più svariati. Si parla infatti di:
- Bruciatori per forni e fonderie
- Bruciatori per forge e fucine
- Bruciatori per l'industria dolciaria
- Bruciatori per la torrefazione
- Bruciatori per l'asciugatura e l'essiccamento
- Bruciatori per le lavorazioni termiche
- Bruciatori per inceneritori e impianti post-combustori
- Bruciatori per il settore tessile
Bruciatori grande potenza: caratteristiche e funzionalità
Viste le normative sempre più stringenti e i costi del combustibile in costante aumento, il bruciatore di media o grande potenza deve essere aggiornato e tecnologicamente all’avanguardia. Ecco quali aspetti possono incidere sulla scelta del package migliore.
- Corpo bruciatore coibentato per ridurre il livello di rumore e abbassare la temperatura superficiale quando si opera con aria comburente preriscaldata (fino a 250°C)
- Ventilatore dell’aria comburente separato, collegato attraverso un canale aria. Ciò garantisce un adattamento preciso alla potenza richiesta ed evita il sovradimensionamento e i maggiori costi di gestione
- Recupero di calore sfruttando l’aria comburente preriscaldata: indicato per tutti quegli impianti di processo in cui si creano temperature fumi elevate, a causa delle alte temperature del fluido termovettore. Da questi fumi molto caldi è possibile recuperare una gran quantità di energia, migliorando così il rendimento tecnico di combustione fino al 10%.
- Dispositivo di sicurezza che chiude, in caso di blocco, malfunzionamento o arresto del bruciatore, l’approvvigionamento del combustibile, evitando così fuoriuscite.
- Bruciatore di accensione supplementare per una potenzialità di avvio ridotta. In questo modo solo una minima quantità di combustibile raggiunge la camera di combustione.
- Ricircolo interno dei fumi per raffreddare la fiamma e ridurre la formazione di ossidi di azoto
- Sorveglianza di fiamma con sonde per la rilevazione di CO e O2, per garantire massima sicurezza all’impianto, soprattutto in quei casi in cui sono presenti più bruciatori su un focolare con differente direzione di fiamma e per impianti di processo con varie fonti di fiamma.
- Protezione IP54 per poter posizionare il bruciatore anche all’esterno (se dotati di opportune protezioni), con temperature da -15°C a +40°C (in relazione al tipo di combustibile utilizzato) e umidità relativa dell’aria di max 80%
- Regolazione dei giri, per ridurre il numero dei giri del motore in base alla potenzialità del bruciatore. Ciò assicura maggior efficienza, riduzione delle emissioni sonore del bruciatore e un risparmio di energia e quindi un ammortamento più veloce dei scosti.
- Gestione digitale della combustione, che garantisce un funzionamento economico e facilita il controllo e la manutenzione del bruciatore
Un altro fattore fondamentale da valutare quando si sceglie un bruciatore, qualsiasi sia la potenzialità e il combustibile utilizzato, è la conformità alle direttive. Abbiamo scritto una Guida dedicata proprio al miglioramento dell’efficienza e al taglio delle emissioni a cui le industrie sono obbligate: scaricala qui sotto.